17.01.11
Cronache d'altri tempi - 1970
di Maxfor
Carissimo Puzzoloso,
mentre venivo da Roma in autobus, ancora giovane, avevo alle spalle un
Vignanellese che parlava con un suo paesano. Stavo leggendo un libro e
con una matita sottolineavo alcune frasi o parole. Appena partimmo da
Piazzale Flaminio iniziò un intercalare particolare tra una frase e
l'altra, come se fosse una punteggiatura molto colorita, veniva
pronunciata la parola "cazzo".
Arrivato a Vallerano ne avevo contati 128, e mentre mi congedavo,
scendendo dall'autobus, mi rivolsi al passeggero che sedeva alle mie
spalle dicendogli:
"Ne hai nominati 128 durante il tragitto, ma ti giuro che
le 256 palle corrispondenti le hai rotte tutte!"
Vorrei proporvi questo link affinché venga adottata
la traduzione italiana a questo lungo colloquio. |