27.06.07
Abolito il Purgatorio?

Innanzitutto, complimenti per il giornale. 
Vorrei partecipare, anche se con un contenuto particolare sulla discussione a cui ci chiama Claudio Ferri sulla "natura" della Chiesa contemporanea.

Ho letto qualche settimana fa su un quotidiano che una commissione di prelati del vaticano ha abolito il Purgatorio. Era un articoletto semplice, naturale. Come leggere: investito un pedone a Roma. A me ha fatto una grande impressione. Perchè hanno abolito il Purgatorio dopo averlo istituito per spaventare i poveri "cristi" (nel senso vero del termine)? E soprattutto, come hanno fatto, in base ha quali indicazioni? Forse hanno sentito una voce perentoria che gli ha ordinato ciò? Oppure hanno organizzato un sopralluogo ed hanno appurato che non è più praticabile? Probabilmente non rispetta più le norme della legge 626. 

Ora che cosa ne faremo di tutte le anime che sono state collocate in quel posto?
Eppure ne hanno presi di soldi i sacerdoti per dire messa a favore di quei residenti, i quali dovevano essere così aiutati per mondarsi ed arrivare all'agognato
Paradiso. Che cosa ne faremo dei canti che gli ha dedicato il Sommo poeta?

Io non ci ho mai creduto a queste leggende metropolitane del Purgatorio e neanche a quelle dell'Inferno (forse aveva ragione Fabrizio De Andrè che cantava
"l'inferno esiste solo per chi ne ha paura") e credo, invece, a quello che
dice il grande Woody Allen: "Dio ci perdonerà. E' il suo mestiere".

Romano Salvatori