21.06.07
BUON
SANGUE…MISTO...NON MENTE!
Caro puzzoloso e carissimi
frequentatori,
anche
io - nonostante la cittadinanza
valleranese - sono una lettrice quotidiana di questo sito. Ora, se
questa mia “diversità” mi ha finora permesso di vivere bene e in
armonia con il mondo, mi lascia un passo indietro rispetto ai lettori
indigeni, conoscitori della lingua, dei personaggi (mai avuto il piacere
di conoscere Alfonzo Buzi o 'a por'Argia, ecc), dei luoghi (anche di
quelli comuni) e dei problemi che affliggono il paese (il make-up del
centro storico, gli schumaker della domenica, i giardinetti sgarrupati,
ecc).
A questo proposito vorrei lanciare un
sasso, senza tuttavia nascondere la mano. So
per certo che, seguendo l'ermeneutica del puzzoloso e rispettando
l'ispirazione di coloro i quali (oggi di colui
il quale) hanno dato vita a queste pagine, l’intento è quello di
creare uno spazio libero di discussione e di confronto su Vignanello, il
“nucleo caldo” sul quale avvengono i principali dibattiti, ma perché
non allargare di qualche metro
questo nucleo? Insomma, diciamola tutta, quello che sorpassa “da
colonnetta” (se per colonnetta intendete il bivio valle-vigna e non la
piazzetta dove c’è il fioraio) è lo stesso che passa a 90km/h sotto
casa mia (la strada per Canepina). Quello col motorino che fa un casino
alle tre di pomeriggio con molta probabilità abita a Vallerano e va a
fare “una vasca” a talano, e abbiamo letto tutti del disagio vissuto
da mamma Patrizia e dai suoi bambini riguardo ai giardinetti pubblici.
Lo so che anni, secoli e millenni di lotte, e altro genere di sassate
(quelle con i serci!) e
omicidi hanno diviso e allontanato questi due paesi.
Vincenzo, nelle sue peregrinazioni storiche mi ha confermato addirittura
documenti storici riguardanti la cronaca degli attentati consumati lungo
il confine... Ma non c’è da andare tanto lontano perché chi non ha
mai partecipato o ha visto o ha sentito parlare di una scazzottata tra
valleranesi e vignanellesi? Con i miei occhi ho visto uscire catene
dai motorini non più di 13 anni fa, usate per intimorire
l’avversario!!!!! Lungi da me unire sotto lo stesso tetto gente che ha
accumulato in secoli e millenni un odio così atavico, ma da
pacifista convinta, credo che una “comunione” (nelle forme e nei
modi tutti da studiare) tra
le due comunità potrebbe avvicinare mogli e mariti (“zitto
corvaccio!”; “ma tu che voi capì chessì de vallerano!”) vicini
di casa (“a vistoe? co tanti vignanellesi che cercano a casa je
l’anno vennuta da sti valleranesi. Ma nun ponno restà dippaese suo?),
fidanzati prossimi all’acquisto di una casa (“io co ippatalocchi nun
ce abbito”; “beh, de certo co gorvacci nun me cce mmischio!”),
datori di lavoro (“lo sapevo che nu lo dovevo assume sto valleranese,
mo è scappato diccomitato-e-sanvittore e nun me ce viene ppiù a lavorà!!)
e quanti, per capire “di chi
fijo è” il soggetto
dell’ultimo pettegolezzo non è riuscito a capirne l’identità in
quanto “ippadre è sposato a vallerano!” ???? Insomma, vedete anche
voi che il disagio c’è ed è ora di correre ai ripari!
Insomma, credo che in fondo in fondo in fondo in fondo facciamo parte di
un’unica comunità, magari lo siamo diventati negli anni senza neanche
rendercene conto, mantenendo le nostre tradizioni e i nostri insulti
reciproci, e mantenendo due sindaci, due lingue, due giardinetti
pubblici entrambi sgarrupati, due feste patronali…un due di tutto, ma
con tantissime mescolanze, tantissimi meticciati e con problemi e disagi
comuni.
Che ne dite? Siete per il mantenimento della segregazione,
dell’apartheid, della purezza della razza, o per incentivare forme di
dialogo, di incentiviamo un
po’ di buon sangue misto?
Aspetto
i vostri commenti, e per favore, non prendetemi a sassate!
Grazie
Alessandra
Santini
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