15.02.08
Le verità sono come le estrazioni di dente
Interessanti le “Storielle d’altri tempi” di Umbe1921, cariche di significato, che stimolano a riflettere e ragionare. Soprattutto quella “Tra commari”, con la quale ci viene confezionata una ipotesi sulla logica del “malalinguismo”, dove la realtà non è più una realtà, ma a seconda del punto di osservazione, diventa opinione. Ma quella del “malalinguismo”, è una teoria molto soggettiva, come ad esempio il bicchiere riempito al 50%: a seconda, del punto di osservazione, può essere mezzo vuoto, e allora è una “mala lingua” che parla; o, mezzo pieno, e allora chi parla è “lingua giudiziosa”. Ma qual è la realtà? Il bicchiere riempito
al 50%.
Maxfor, per il tramite dello scrittore Prof. Allan C. Peterson, ci sensibilizza sulla necessità di depurare la politica dalle scorie dell’amoralità (non è una realtà questa?), che si può andare anche controcorrente, se si ritiene giusto ciò (questo è il pensiero anche del poeta Rudyard Kipling ). Ma a seconda, del punto di osservazione, queste tesi potrebbero essere tacciate di “malalinguismo”.
Che il Cav. Berlusconi abbia trasmesso un po’ a tutti non valori come, il massimo profitto ad ogni condizione, l’evasione fiscale come cosa proba, l’individualismo esasperato, il qualunquismo e l’erotismo osceno, la tv spazzatura, è verità assodata, ma a seconda, del punto di osservazione, la voce che pronuncia queste cose potrebbe essere tacciata di “malalinguismo”.
Che il prof. Prodi abbia in questi due anni di governo messo in pratica politiche che hanno maggiormente favorito i datori di lavoro e il lavoro autonomo, a scapito di salariati e pensionati è una verità assodata, ma a seconda, del punto di osservazione, chi pronuncia queste cose potrebbe essere tacciato di “malalinguismo”.
A tutto c’è un rovescio della medaglia, anche al “malalinguismo”.
Il senso della critica non può e non deve essere un optional, in persone dotate di intelligenza propria, diverso per chi la usa, in conto terzi.
Ha proprio ragione Maxfor (Allan Peterson) a porsi la domanda, "il mondo ha bisogno di esseri umani che sanno dire “no” quando il resto del mondo dice
“si”?".
Assolutamente sì. Ora più che mai.
Un saluto “caloroso”
Il Demoniaccio
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