02.02.08 Grillo
e i grillini organizzano il V-day.
Pezzotta organizza il Family-day.
Il Cardinale Ruini organizza il Papa-day.
I siciliani, pro-Cuffaro e anti-Cuffaro, organizzano il Cannolo-day.
Tutto legittimo, per carità, siamo in un paese democratico e quindi libero di manifestare le proprie opinioni. In maniera trasparente e rispettosa, s’intende. E allora, anche il Demoniaccio, rivolto ai vignanellesi, lancia una giornata speciale: il Non delega-day. Anzi, il Non delega-forever. Ossia, l’assunzione delle proprie responsabilità per 365 giorni all’anno. Capisco quanto sia impegnativo e difficoltoso per un comune mortale, ma troppe urgenze e problematiche serie incombono sulle nostre teste e su quelle delle generazioni future. Per troppo tempo, purtroppo, forse per buona fede o, forse, per noncuranza o, forse, per ignavia, a Vignanello ha prevalso la via della delega ad altre persone per curare le proprie esigenze, cadendo spesso nelle fauci dei “furbetti del quartierino”. Ognuno di noi, dunque e per quanto può, è chiamato in prima persona alla tutela di tematiche fondamentali, non più rimandabili e delegabili. E, questo appello alla responsabilità, è conseguente al fatto che chi rappresenta i cittadini nelle istituzioni, si preoccupa sempre maggiormente di come meglio gestire la propria autoreferenzialità nelle stanze del potere, e sempre meno di risolvere i problemi della comunità che governa. Le risposte da dare ai cittadini sono quelle, a domande tipo, Nino Fanti che chiede di conoscere la situazione della Scuola dell’infanzia – con la puntuale risposta del Sindaco, apprezzabile dal punto di vista formale, meno da quello sostanziale -. O, a Patrizia che chiede dove portare i figli a giocare in luogo sicuro e ecocompatibile. O, a Puck che vuole vivere con la sua giovane sposa nel centro storico degno di tale nome. O, a Marcello che ci evidenzia, come il bel giardino pubblico di Talano sia abbandonato a se stesso e, i ragazzini per divertirsi a costo zero, si devono inventare improbabili attrezzi da gioco. E via dicendo. L’insofferenza e il distacco dell’elettore verso i rappresentanti istituzionali, si stà facendo sempre più tangibile, e se i partiti non riusciranno a fare autocritica con modestia, ripartendo da un progetto imperniato sul “codice etico” da seguire, collegato a rappresentanti percepiti dall’opinione pubblica come legittimi, non faranno altro che incentivare l’astensionismo e l’antipolitica. Un saluto “caloroso” Il Demoniaccio
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