07.05.08
Torymus subito!
di Maxfor


QUEST’ANNO GIÀ SI VEDE CHE
IL CINIPIDE HA INVASO TUTTI I CIMINI. 

LE PIANTE SECOLARI DI CASTAGNO
MOSTRANO SEGNI DI MORIA.

LA REGIONE LAZIO
E IL MINISTERO DELL’AGRICOLTURA DORMONO.

SVEGLIA!
LANCIATE IL TORYMUS.


dal Corriere di Viterbo - 19 maggio 2007

NOTE TECNICHE DI CASTANICOLTURA

CICLO BIOLOGICO
Il cinipide galligeno (Dryocosmus Kuriphilus) attacca unicamente il genere Castanea e presenta una sola generazione all’anno. Le femmine adulte fuoriescono dalle galle nei mesi di giugno e luglio ed iniziano a deporre le uova sulle gemme presenti. In ogni gemma possono essere deposte fino a 25-30 uova ed ogni femmina può deporne da 100 a 200. Il fatto che non sia necessaria la presenza del maschio facilita notevolmente la diffusione del parassita.
La femmina si presenta come una piccola vespa ( 2,5 mm circa) torace e addome neri e arti di colore giallo-brunastro.
Dopo circa 40 giorni dalla deposizione delle uova compaiono le prime larve che si svilupperanno, lentamente nell’autunno e inverno seguenti, all’interno della gemma senza che dall’esterno si notino dei sintomi particolari. La primavera successiva alla ripresa vegetativa, la presenza della larva determina una forte reazione nelle gemme, con la formazione delle caratteristiche galle. La formazione delle galle può coinvolgere buona parte dei germogli dei rami, inglobando una parte delle giovani foglie e del fiore determinandone l’arresto dello sviluppo. Solamente i germogli originati da gemme formatesi dopo il volo del cinipide ne sono privi. Le galle possono anche essere presenti all’interno della foglia sulla nervatura principale.
In autunno seccano e restano sulla pianta.

 

DIFFUSIONE IN PROVINCIA DI CUNEO
Dal monitoraggio nella primavera estate del 2006 dai tecnici delle Organizzazioni Professionali Agricole, l’infestazione di Dryocosmus kuriphilus risulta diffusa nella fascia boschiva pedemontana che va dalla bassa Valle Varaita fino alla Val Tanaro, con comparsa dei primi focolai nell’Alta Langa, anche 2007 proseguiranno questi controlli.

 

LOTTA BIOLOGICA
Con l’utilizzo del parassitoide naturale Torymus sinensis E’ un intervento che prima di essere attuato ha richiesto molta attenzione, queste operazioni non possono essere eseguite senza un preciso studio della situazione ambientale nella quale si opera.
Nel 2004 si è sperimentato il metodo, i primi risultati positivi sono stati osservati nel 2005, quindi in tale anno e poi nel 2006 l’intervento di lotta biologica è stato realizzato con la diffusione dell’insetto utile a contrastare lo sviluppo del cinipide in diverse località nei Comuni di Boves, Peveragno, Robilante, Chiusa di Pesio ed in altre valli.
Non si tratta di un intervento semplice, per farla breve va detto che sono richieste una specifica competenza ed una notevole organizzazione per riuscire ad ottenere che dal Giappone ci vengano inviate le galle che possono contenere l’insetto che ci interessa, per
allevarlo, per far sì che l’insetto esca dalla galla (in termine tecnico sfarfalli) al momento giusto, ovvero quando si stanno formando le galle sui germogli di castagno (non prima o dopo) e poi per formare le coppie di insetti (maschio e femmina) che andranno distribuite nei castagneti.
Tutto questo lavoro viene finanziato dalla Regione Piemonte ed è realizzato dalla Sezione di Entomologia della Facoltà di Agraria di Torino, la necessaria collaborazione a livello locale è fornita da Comunità Montane, Provincia, Organizzazioni professionali agricole e CReSO.

Anche nell’inverno 2006/07 sono pervenute dal Giappone oltre quattromila galle, che sono state fatte acclimatare alle nostre condizioni ambientali presso il Vivaio Forestale Regionale di Gambarello a Chiusa Pesio. Non da tutte le galle si potranno ottenere insetti utili, quelli che sfarfalleranno verranno utilizzati per nuove immissioni nei punti di rilascio, dai quali si potrà poi diffondere naturalmente nell’ambiente questo insetto che contrasterà la diffusione del cinipide. L’intervento deve seguire i tempi della natura, non ci attendiamo miracoli, così come il cinipide ha impiegato molti anni a diffondersi anche il Torymus necessita di diversi anni per ottenere il risultato (in Giappone sono stati necessari circa otto anni).
Intanto nell’inverno 2007 sono state raccolte circa 70.000 galle nei quattro principali siti dove si era immesso il Torymus negli anni 2005 e 2006, da queste sono nati finora (15/04/07) ben 115 insetti utili che si sono moltiplicati a spese del cinipide. Questa è la conferma dell’avvenuto insediamento dell’insetto utile nel nostro ambiente.

Quando saranno disponibili nuovi dati ne verrà data comunicazione, per ora si continua a lavorare con il metodo che viene ritenuto migliore, perché è quello che altrove ha risolto il problema e perché allo stato attuale non esistono alternative che offrano delle possibilità migliori.

Infatti il torymus (l’insetto utile) esce dalle galle dell’anno precedente per deporre le uova nel periodo che va da inizio aprile ai primi di maggio, pertanto fino al 10-15 maggio è assolutamente da evitare ogni azione che possa danneggiarlo.
I rami di potatura, delle pulizie autunnali ed invernali possono comunque essere ammucchiati nel castagneto, l’importante è non distruggerli prima della suddetta data.

 

LOTTA CHIMICA
Le prove di lotta realizzate dal C.R.eS.O., con il coordinamento del Settore Fitosanitario Regionale, non hanno evidenziato risultati positivi, in particolare per alberi di grandi dimensioni. L’effettuazione dei trattamenti non risulta possibile, si andrebbe incontro oltre che a costi elevatissimi, a notevoli problemi tossicologici per l’uomo e per l’ambiente. Anche i risultati di prove attuate su piantine di limitate dimensioni hanno evidenziato un’efficacia piuttosto limitata.
Trattamenti con uno specifico formulato a base di caolino (polvere inerte di origine naturale) su piante di piccola taglia possono invece limitare la formazione di galle.