22.08.07
La Colonnetta dimenticata

     

Oramai sta diventando un caso nazionale. Parlo delle origini del nome di questo affascinante paesino ai piedi dei monti Cimini. Non si parla d’altro.

Ricordo gli anni precedenti, di questo periodo, l’argomento principale era il prezzo delle nocchie a punto resa. Si dibatteva di economia internazionale. Intendendo per quest’ultima l'offerta turca del nostrano frutto.

Mamma li turchi. Questi coltivano nocciole a prezzi ridotti, aumentano l’offerta e per una legge di mercato, questa sì, conosciuta e certa, ferma restando la domanda cala conseguentemente il prezzo.

Eravamo tutti economisti. Chi diceva “vendiamo subito”, chi invece diceva “aspettiamo”. Forse dalle nostre parti passò anche Quinto Fabio Massimo “Il temporeggiatore” (Generale romano (275 ca.-203 a. C.)), non si fermò al colle del Molesino, peraltro forse già occupato da non si sa bene chi, ma decise di accamparsi alla Valle, luogo che da sempre a Vignanello è conosciuto per “temporeggiare” e contrattare eventuali vendite di nocciole, terreni, dire la “resa” delle olive e disquisire sulle condizioni metereologiche.

Lo so. Non c’azzecca niente con le origini del nome. Ma ho letto che chiunque, insieme a chicchessia può dire la sua nell’angolo di Pinco Pallino.

Dopo questa riflessione un po’ scherzosa, volevo affrontare un argomento un pochino più serio. Fermo restando che, scoprire le origini del nome che ci da l’appellativo di “Vignanellesi” è cosa interessante, ritengo che in assenza di prove certe tutti hanno ragione. Le deduzioni fatte, più o meno provate, potrebbero essere tutte corrette. Anche il “romantico” che si rifà alla leggenda per cui il nome deriva dalla nascita in Piazza di una vite ha una sua parte di ragione e rimanda a questo fatto le origini.

Non è questa la cosa più seria che accennavo prima, ma quella che segue. Almeno spero sia seria.

Qualcosa di storico anche questa ce l’ha. Non è Storia di XX secoli fa, ma molto più recente. Siamo nella prima metà del XVIII sec. Parlo della COLONNETTA. Si proprio quella colonna fatta costruire da Francesco Maria Ruspoli ( i' zignorino) nel 1725 (vedi quanto esposto da Vincenzo in risposta a MAXFOR, che per primo ha sollevato la questione). L’ argomento non ha suscitato molto interesse. Eppure anche quella è storia. Abbiamo certezze. Documenti che provano la costruzione della stessa in onore della visita del Pontefice per la benedizione della nuova Chiesa Collegiata. Dovrebbe appartenere a Vignanello (non importa l’origine) ed essere visibile a tutti. Non so quanti di voi hanno avuto la fortuna di vederla dal vivo. Io si. Durante un servizio fotografico per un matrimonio.

Sta li sola soletta all’interno di questo giardino privato, impossibile da vedere se non si entra. Ed entrare a quanto mi risulta è difficilissimo. Il semplice suonare il campanello, aspettare una risposta dall’ interno e dire: “...buongiorno, sono un vignanellese (carta di identità alla mano) desideroso di vedere il monumento che tanto gelosamente custodite qui dentro...” non credo sia sufficiente.

Come è potuta finire li? Non dovrebbe essere difficile per gli “storici “ che dibattono sulle origini arcaiche del nostro nome, scoprire come mai un monumento antico, che ha visto centinaia di romantici innamorati vignanellesi passeggiare sotto di esso, sia finito dentro una proprietà privata e visibile quindi a pochi e selezionatissimi occhi. Magari tanti anni fa fu appoggiata in quel luogo per consentire il rifacimento della viabilità tra Vignanello e Vallerano. Forse il proprietario della villa è ancora in attesa che qualche smemorato capocantiere dell’epoca bussi alla sua porta e candidamente dica: “…salve, siamo venuti riprendere la colonna che lei ha gentilmente custodito durante i lavori. Voglia scusarci per il disturbo arrecato. La portiamo via immediatamente...”.
Immagino poi una squadra di operai che, con l’ausilio di mezzi tecnici adeguati, trasporti la colonna alla base del piedistallo predisposto per sostenerla e che dopo issata su di esso sia di nuovo visibile a tutti coloro che passano davanti a lei. Ecco adesso qualcuno mi dirà che sono un romantico. Risponderò dicendo che lo sono né più né meno di coloro che credono che il nome Vignanello derivi da una vite cresciuta spontaneamente in mezzo alla piazza principale.

Ricordiamo la colonna per troppo tempo DIMENTICATA. Parliamo anche di questo. Diciamo alla nostra Amministrazione di fare tutto quanto è possibile per riaverla. Per carità , si continui anche a cercare l’origine del nostro nome, argomento interessante. Stavolta lo dico sul serio.

Saluti

Luca ‘68
  

Caro Luca, posso solo anticipare che voci di corridoio dicono che l'amministrazione comunale si sta attivando per riportare la Colonnetta alla vista di tutti i vignanellesi, romantici e non. Una piccola precisazione: il monumento non è mai stato spostato, si trova dove è stato messo dal Principe nel '700. Semplicemente ci hanno costruito attorno le due ville ed è rimasto all'interno di quel cortile... Come sia accaduto, sinceramente non lo so, nella mia veste di "appassionato di storia locale" preferisco tuffarmi fra le polverose carte del '400 e del '500 intrise di latinorum...

Vincenzo