08.12.08
15.12.08
16.12.08
17.12.08
Caro Puzzoloso, Puck
ti ha accusato di non aver censurato il mio intervento. Penso che ciò
sia grave. Ritengo
che nel mio intervento scatenante (dove, per inciso, mi sono dimenticato
di scrivere che, tra le altre cose, ho anche rinnegato gli scout, che
oltre a essere cattolici sono anche una associazione para-militare) non
ci sia altro che un invito, legittimo e certamente legale, a compiere un
semplice gesto, a sua volta legittimo e certamente legale, oltre
ovviamente a qualche opinione personale, con gli stessi attributi. Mentre
ti ringrazio per aver cercato a tua volta di farlo capire a Puck,
aggiungo che non mi sarei sorpreso se tu avessi deciso di non pubblicare
il mio intervento, in quanto per fondazione il sito cui ho inviato il
contributo è da te redatto ed il suo contenuto passa attraverso il tuo
filtro; ovvero, è del tutto discrezionale, e chi vi contribuisce lo sa
(o dovrebbe saperlo, quantomeno leggendo la risposta automatica che
Arfonzo manda a quanti lo interpellano). Puck
è ovviamente libero, come me, di esprimerti i suoi gusti personali, ma
non può certo accusarti di non averli assecondati. Non
mi piace usare pagine pubbliche per messaggi personali. Tuttavia,
l’intervento di Puck - che peraltro, con fare quantomeno codardo,
evita di nominarmi esplicitamente - mi chiama palesemente in causa. E la
sua gagliarda, quanto sfortunatamente offuscata e inconsistente
invettiva, si guadagna mio malgrado una degna replica. Dunque
avviso te, e i tuoi sacrileghi lettori, di quanto vi sta aspettando qui
sotto: ad un commento generale e personale
sulla religione seguirà una mia risposta diretta a Puck, articolata su
tre livelli di progressivo approfondimento. Tutto gratis e senza
interruzioni pubblicitarie! Spero che chi non ne gradisse la lettura
sappia trovare di meglio da fare! Del
valore politico del battesimo La
spiritualità non è prerogativa delle religioni. Per coltivare valori
di carattere spirituale, o sviluppare un’etica positiva ispirata al
bene comune, non è necessario, e del resto neanche sufficiente, aderire
ad una religione. Lo dimostrano da un lato le fenomenologie e le storie
delle religioni, dall’altro molte filosofie. Aderire ad una religione
è soltanto un diritto di ogni uomo, non certo un suo dovere o una sua
prerogativa imprescindibile. (Per di più, tutte le religioni che vanno
per la maggiore, ovvero le monoteistiche, si fondano sulla soggezione
degli aderenti a dogmi preconfezionati, che stanno in totale antitesi
con l’induzione al dubbio metodologico e con l’emancipazione
perpetua dai pregiudizi sostenuta dalla filosofia e scienza
contemporanea. Anche per questo le religioni sono, letteralmente, delle
superstizioni di epoche barbariche.) La
legislazione italiana recepisce questi basilari quanto facilmente
trascurati concetti nel considerare la religione di un cittadino un suo
dato sensibile, ovvero una informazione personale che il cittadino non
è costretto a dichiarare (al pari, per esempio, del suo orientamento
sessuale) neanche nei censimenti statali. Dunque,
come fa la chiesa cattolica a farsi forza di rappresentare, a suo dire,
la stragrande maggioranza della popolazione italiana? Attraverso il
conteggio degli iscritti, ovvero del numero dei cittadini battezzati.
Per questo, formalmente, nulla vale che una persona non si consideri
cattolica, finché risulta iscritta all’albo dei cattolici. E ciò è
importante, perché è in definitiva su questo albo che le gerarchie
ecclesiastiche si arrogano la pretesa di rappresentare le credenze e
l’opinione della nostra popolazione su molteplici questioni, anche
molto delicate e su cui non dovrebbe avere autorità (per esempio
bioetica e tecnologia). Il che equivale a dire che le opinioni che la
chiesa cattolica fabbrica a suo arbitrio vengono automaticamente assunte
come espressione del punto di vista della presunta massa popolare che
essa si fa forza di rappresentare e/o influenzare, a prescindere che
questa le condivida o meno. Non stupisce dunque che la politica, che del
consenso popolare vive – perlomeno in una nazione in cui la democrazia
è vigorosa e vigile – possa essere sensibile alla pretese delle
gerarchie religiose. Ma la
situazione italiana è negativamente speciale, in quanto la nostra
classe politica ha da sempre dimostrato, quando non ostentato, una
trasversale e docile dipendenza dal parere cattolico e una collusione
con il suo potere e orientamento (dai famigerati Patti Lateranensi al
Concordato dell’84, dalla polarizzazione del referendum sulla
procreazione assistita alla legislazione sulle cellule staminali, alla
caduta del secondo governo Prodi per via del dissenso interno alla
risicata maggioranza sui diritti delle coppie di fatto, dal
favoreggiamento fiscale delle attività e proprietà cattoliche alla
devoluzione di gran parte dell’8 per mille alla stessa chiesa). Bonificare
le statistiche degli iscritti alla chiesa cattolica assume dunque,
particolarmente in Italia, un valore anche politico. Questa bonifica si
può fare sbattezzandosi: è facile, non costa praticamente nulla ed è
altamente significativa. E’ il mezzo con cui si può definitivamente
allineare il proprio personale pensiero con il formale status religioso.
Ed è il primo importante passo verso l’emancipazione delle (reti
neurali delle) future generazioni dal nefasto e traumatico plagio
operato dalla religione (cattolica, nel nostro caso) che tuttora tutti
subiamo inevitabilmente sin dalla nascita. Infatti,
probabilmente i concetti di dio e annessi (r)esistono soltanto perché
fin dalla nascita veniamo informati e mai smentiti di essi (e
addirittura ci viene insegnato a trattarli con timore, come si addice ad
ogni strategia di controllo di massa). Così nel nostro spazio mentale
si fa spazio ad essi nostro malgrado, e crescendo è difficile, pur
volendo, sbarazzarsi di queste imbarazzanti presenze. Le nostre idee a
riguardo sono sbilanciate in partenza. Solo nascendo e crescendo in un
ambiente non contaminato dalle religioni sarebbe sensato speculare
sull’innatezza del sentimento religioso. Replica
a Puck 1
– In poche parole Caro
Puck, il
mio intervento rispecchiava semplicemente il mio punto di vista, è
stato accettato dall’editore di questo sito e pubblicato. Non si
scontra contro la legge di questo stato, che è l’unico limite alla
mia libertà di espressione. Dunque se ti sei offeso sei libero di
protestare, non certo di chiedere la censura del mio parere. 2
– Analisi Caro
Puck, la
tua invettiva ha tutti i connotati di una reazione isterica da ego
ferito (lesa maestà). Infatti ti senti chiamato in causa –
addirittura personalmente offeso - quando nessuno ti ha nominato, ripeti
parossisticamente che sei offeso, urli (usando le scritte in maiuscolo),
affermi perentoriamente le tue personali interpretazioni della religione
e della chiesa come dogmi (non metto in dubbio che ne hai imparato bene
la lezione), e presenti ragionamenti discutibili, sostanzialmente
sconclusionati e fuori luogo. Non credi di essere un po’ (troppo)
permaloso? Di solito simili atteggiamenti derivano dal sentire smosse
delle convinzioni personali che si ritenevano inamovibili, e su cui si
è installata buona parte della propria personalità. Ho forse toccato
la radice del tuo fanatismo? Non avere paura del dubbio, non ha fatto
mai male a nessuno. Inoltre,
il tuo intervento mi ha intristito, perché dimostri che tu non tolleri
un semplice dissenso dalla tua opinione. E questo richiama la più
generale discussione sul diritto di satira. 3
– Commento all’intervento di Puck Caro
Puck, cercherò
di fare luce su quello che hai scritto nel tuo intervento, citandolo
letteralmente e commentandolo per sostenere quanto ho detto sopra. “[…]
come sai Puck è un tipo a cui piace parlare di pochi argomenti […]” Iniziamo
bene: parli di te stesso in terza persona! Ti risparmio l’analisi
relativa… “[…]
o quando vengono fatte delle offese, e soprattutto in
modo molto gratuito, eccomi che salto fuori […]” Il
concetto di offesa non è assoluto, tuttavia limitato dalla legge. Io
per esempio mi offendo se mi dicono cattolico, guarda un po’! Tu, alla
pari di me, puoi protestare se ti senti offeso, ma non puoi imporre la
tua morale a nessuno. Ma
capisco che sei un buon allievo della tua scuola. (Peraltro, qui sei
passato a parlare in prima persona…). “[…]
Un
provetto teologo! Ma se ti sentisse il papa (per non dire Agostino di
Ippona) ti scomunicherebbe (e sei fortunato, un tempo ti avrebbe
bruciato)! Infatti se la “chiesa di dio” fosse la religione stessa
– e faccio notare per inciso che tu dai per scontato che esista solo
la tua di religione – la gerarchia ecclesiastica non servirebbe a
niente; mentre tu in quanto cattolico sei costretto a credere che essa
è tua unica intermediaria tra te e dio. La
chiesa stato (o meglio lo stato integralista cattolico) è solo lo Stato
del Vaticano. Al suo interno si trova la sede di una organizzazione
sovranazionale, i cui gerarchi sono sparpagliati per il mondo, chiamata
chiesa cristiana cattolica. “[…] Infatti:
la sua politica, quella di carattere legislativo, vale solo
all’interno del Vaticano! A
parte l’amministrazione del Vaticano, quella che fanno questi gerarchi
non è politica, ma fabbricazione di opinioni arbitrarie che poi mettono
in bocca a tutti quanti essi stessi ritengono cattolici. Semmai sono gli
effetti delle loro opinioni ad avere da noi, purtroppo, pericolosi
effetti politici. “[…] Vero!
Peccato che tu da cattolico sia costretto a credere che il papa sia
infallibile! Quindi questa frase da sola vale la tua scomunica! “[…]
Queste stesse persone, si arrabbierebbero se, ad esempio, Ma
che c’entra? Ti rendi conto che stai definendo le opinioni di una
oligarchia che regna in un francobollo di terra una “politica”? E se
anche fosse così, questa dovrebbe valere solo in Vaticano. Né San
Marino né nessun altro stato civile si sognerebbe di far valere la
propria politica al di fuori dei confini del proprio stato; figuriamoci
le proprie opinioni morali. Quella che tu chiami “politica” del
Vaticano è una serie di prescrizioni che i gerarchi impongono ai loro
“sudditi”. Fatti tuoi se tu ti senti un suddito. “[…]
non si arrabbiano quando un militare USA uccide un “certo” Nicola
Callipari e gli Stati Uniti d’America fanno sparire il militare?
[…]” Ma
chi ha detto che non si arrabbiano per queste cose? Magari non ti sei
arrabbiato tu, o forse ti pare che la popolazione italiana non si è
arrabbiata perché i mass media non lo hanno voluto dire o hanno
manipolato l’informazione. (Peraltro, si chiamava Calipari, con una
“l” sola). “[…]
A mio modestissimo parere, se lo Stato Chiesa, o gli USA, fanno tutto
quello che vogliono nel NOSTRO Stato, la colpa non è della Chiesa o
degli USA, ma dello Stato Italiano, o meglio, dei Politici Italiani, che
lo permettono. […]” Stai
facendo ulteriore confusione. Siamo d’accordo che chiesa cattolica e
USA fanno quello che vogliono in Italia. Ma è proprio perché ci sono
così tanti cattolici formali in Italia che i politici sono così
condiscendenti con la chiesa cattolica! E’ solo una questione di
presunto consenso popolare. Nel caso USA, la questione invece è ben
diversa: l’Italia è la portaerei americana nel Mediterraneo: con
oltre 90 basi USA dichiarate, l’Italia è letteralmente sotto assedio
militare… “[…]
Opinione
tua che non discuto, tuttavia sempre in aria di scomunica (ti ricordi
che il papa si definisce vicario di dio in Terra?). “[…]
Ogni uno è libero o no di crederci, l’importante è che siano
rispettate le idee di tutti. […]” Finalmente
qualcosa che mi trova perfettamente d’accordo! Lo dicevo anche nella
nostra discussione sul blog del Puzzoloso, e lo dico sempre! Ma questa
raccomandazione vale soprattutto per te: io mi sono limitato a dire la
mia di opinione, in modo del tutto legittimo e ovviamente personale. “[…]
Così passiamo all’argomento che OFFENDE (più che l’argomento è
chi lo ha scritto che offende).[…]” Avresti
dovuto scrivere “offende me” visto che, finora e fino a prova
contraria, solo tu ti sei sentito offeso e addirittura chiamato in causa
in prima persona. Inoltre qui riveli che il tuo è proprio un attacco
personale nei miei confronti – oltretutto da codardo visto che neanche
mi nomini. Un galantuomo! Ma
vediamo cosa mi contesti… “[…]
per diffondere la notizia che si può fare richiesta di essere
“sbattezzati” (notizia “sacrosanta” per chi non crede nel
Cristianesimo), […] A
parte che scommetto che neanche tu lo sapevi (o forse non lo ritenevi
possibile), tutte le persone cui ho parlato di questo (a parte chi me
l’ha a sua volta segnalata e con cui ho messo in atto la procedura)
non ne erano al corrente, e comunque non ritenevano fosse possibile e/o
importante. Ed il tuo scherno è fuori luogo, perché è una possibilità
di cui si deve mettere al corrente tutti. O temi uno sbattezzo di massa? “[…]
offende Eccoci!
Dove (ti) avrei offeso? Quando dico che per la cresima ti danno una
chiodata in fronte? Si dice ancora, per scherzo, a tutti quello che la
stanno per fare! Quando scrivo che era la moda o mania? E’
semplicemente vero (oltre che una indiretta citazione di Freud). Quando
dico che ci prendevi dei regali? Non dirmi che quando hai preso i
sacramenti non ci hai pensato! Quando parlo della bestemmia catartica? A
parte che la bestemmia in sé è ancora una volta relativa (infatti,
perché gli adepti del dio Zio non dovrebbero offendersi quando tu dici
“porcozio”? inoltre, un matematico potrebbe offendersi nel sentire
una bestemmia geometrica tipo “nella geometria euclidea la somma degli
angoli interno ad un triangolo è 270 gradi”); ma anche con
riferimento al cattolicesimo in particolare, non ho scritto nessuna
bestemmia, e anche fosse, bestemmiare in questo stato è legale, e
infine la bestemmia catartica è una cosa della cui utilità sono
convinto. [Chiamo
“bestemmia catartica” la pronuncia di imprecazioni o denigrazioni
contro concetti di prerogativa religiosa (per esempio dio, madonna,
sacramenti ed altro, non necessariamente e non solo cattolici,
ovviamente) verso cui l’educazione religiosa subita ha indotto ad
avere un ingiustificato e pericoloso atteggiamento di riverenza, allo
scopo di liberarsene]. Se
te la sei presa (tu, ovviamente) per una di queste cose, prenditi meno
sul serio! “[…]
dà del “Benito” al Papa (che poi non capisco che insulto sia visto
che Benito per molti in Italia è stato ed è un mito….forse per colui
che l’ha scritto evidentemente non è così, ed ha la presunzione
di pensare che solo le sue idee siano quelle giuste).[…]” Ah
ecco, forse ti sei offeso per questo? Se ti sei offeso perché ho dato
del Benito al papa, evidentemente esso ti fa pensare a Mussolini, e tu
devi considerarlo un poco di buono. E siccome supponi che anche io
consideri questo un insulto, ne deriva che secondo te la pensiamo allo
stesso modo su Mussolini: dunque la tua accusa di presunzione si smonta
da sola, visto che anche tu la pensi come me e credi di essere nel
giusto! Io non presumo proprio niente, che tu lo creda o no. E mentre ti
ricordo che, in questo stato, l’apologia di fascismo è un reato e tu
ti ci sei avvicinato, ti svelo che ti sei perso il secondo livello (per
solutori esperti) della mia analogia: indovina un po’ come si traduce
Benedetto in francese e spagnolo? “[…]
Insultare Io
penso con la mia testa, e non ho difficoltà a dire a mio padre che nel
farmi battezzare e farmi educare cattolicamente ha fatto una cosa che
detesto e di cui mi voglio liberare. Dove starebbe l’offesa? Penso che
far capire ai genitori dove hanno sbagliato sia un buon modo per
onorarli, come peraltro consiglia la tua religione. “[…]
si possono avere quanti più titoli di studio si riesce a prendere, si
possono parlare tutte le lingue del mondo ecc […]” Mi
dici che cosa c’entra? Non sarai mica invidioso?! E l’invidia non è
forse un “peccato capitale”? “[…]
Inoltre, sarebbe meglio che prima di fare affermazioni, si conosca
l’argomento trattato, visto che il Battesimo non è un qualcosa di
“posticcio” sul Vangelo, ma è IL SACRAMENTO, è infatti quel
sacramento su cui si basa tutta Tra
noi due il male informato sei tu. Io prima di scrivere quella cosa mi
sono informato: Va
ricordato che il battesimo è un rito largamente estraneo alla
narrazione evangelica: gli unici passi espliciti (Mt. 28,19, Mc 16,15)
sono spesso considerati dagli studiosi come un’aggiunta posteriore; i
passi di Gv. 3,22-26 sono contraddetti da Gv. 4,1. Gesù, pur battezzato
da Giovanni, stando al Nuovo
Testamento personalmente non battezzò mai nessuno, né tanto
meno risulta siano mai stati battezzati gli apostoli. (tratto
da: http://www.uaar.it/laicita/sbattezzo/) Che
poi la chiesa cattolica faccia del battesimo quello che le pare sarà
pure vero; del resto la chiesa fa un po’ quello che le pare con tutte
le scritture (taglia, cuce, interpreta, riscrive, censura…)! “[…]
Il Cristianesimo, a differenza di qualcuno, mi dice di NON OFFENDERE chi
non la pensa come me e di rispettarlo. […]” Io
rispetto l’opinione altrui senza che me lo dica qualcuno, pensa un
po’! Il
mio è un parere, come il tuo. Rispettalo, dunque! Massimo
Mastrangeli
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19.12.08 Ciao Puzzoloso, Già io e Massimo tempo
fa abbiamo “discusso” sul forum del sito su questo argomento, ma
sempre con il massimo del rispetto l’uno dell’atro. Questa volta, invece,
Massimo ha fatto una replica molto dura nei miei confronti. Ciò mi
dispiace, ma molto probabilmente, se Massimo ha ritenuto opportuno usare
questi toni (conoscendolo), lo ha fatto perché, probabilmente, a sua
volta si è sentito attaccato. La cosa che mi dispiace
di più, oltre a quella di aver fatto “arrabbiare” Massimo, è che con
il mio intervento non sono riuscito a far passare quello che avrei voluto
veramente, e per questo mi scuso in primis con Massimo e poi con tutti i
lettori del Puzzoloso. Ora iniziamo…ops!!!
Ora inizio (non vorrei andare dallo psicanalista perché qualche frase
prima ho parlato in prima persona ed ora stavo per iniziare dandomi del
noi!!!) con la mia replica. Innanzi tutto, mi
dispiace che Massimo molto spesso, prende
spezzoni di frasi che ho scritto e che in un certo discorso hanno senso,
ma tagliate fuori da lì non
hanno certo lo stesso valore, e le utilizza per replicare su un qualcosa
che non ho mai detto e facendo sembrare quelle frasi come dette per
rabbia, invidia, ecc. Devo dire che personalmente non sono arrabbiato, non
mi sento offeso da nessuna affermazione che era stata scritta
nell’articolo “Sbattezzatevi”, e non sono invidioso di nessuno. Vorrei dire a Massimo
che tutta la prima parte del mio intervento non lo coinvolgeva
minimamente, visto era un discorso che, prendendo spunto da altri articoli
scritti sul sito del Puzzoloso, voleva, usando un poco di polemica, dire
che non dobbiamo utilizzare la Politica del Vaticano per smettere di
credere in Dio (parlavo ovviamente a coloro che da Cristiani o ex
Cristiani, confondono la politica con la religione). Perciò non riesco a
capire perché se l’è presa come se fosse tutto indirizzato a lui.
Comunque, visto che stavo parlando di Vaticano, quando parlavo di
“Religione”, non era, e non sarà mai, mia intenzione affermare che la
Religione Cattolica è l’unica giusta o esistente (lungi da me tale
idea). Mi sembrava però scontato si capisse che parlavo della Religione
Cattolica dato che gli articoli di cui sopra erano rivolti a quella
religione (evidentemente mi sbagliavo). Diciamo che il mio
discorso voleva servire un po’, come si dice, per dare “una botta al
cerchio e l’altra alla botte”, nel senso che volevo dire a coloro che “mescolano”
la politica con Dio, di cercare di scindere le due cose, e cercare di
ritrovare dentro di se l’Amore
di Dio. Mentre dall’altra parte voleva essere un monito a tutti coloro
che “mescolando” Dio
alla politica, prendono per oro colato tutto quello che il clero dice,
soprattutto quando “politicheggia”. Quando dico “[…]
Così passiamo all’argomento che OFFENDE (più che l’argomento è chi
lo ha scritto che offende).[…]”,
non dico che offende me, ma volevo far notare (purtroppo non ci sono
riuscito) che, come ci sono persone che si offendono se gli si dice
“cattolico”, ce ne sono altri che si offendono se gli si prende di
mira la propria religione e colui che la rappresenta. Per quanto mi riguarda, non temo la scomunica, visto che la mia idea di
Religione è abbastanza particolare (come ho già scritto, molto spesso mi
trovo in disaccordo con ciò che “politicheggia” il Papa; e poi non mi
sembra di aver mai accennato né a quale fosse il mio pensiero religioso o
di aver mai affermato che sono un credente fervente; anche se non ho mai
affermato il contrario). Inoltre ti ringrazio per avermi dato del “codardo”. E poi dici che non
sei offensivo. Comunque torno sempre al solito discorso, probabilmente ho
scritto in modo non chiaro. Vorrei farti notare che non ho mai fatto il
tuo nome, non per codardia, (è vero che sei tu che hai scritto
l’articolo) ma perché come la pensi tu, la pensano molte altre persone,
ed il mio errore è stato sicuramente quello di pensare di rispondere ad
un pensiero di molti, usando come spunto un tuo articolo. Con questo,
volevo farti notare, forse preso dalla rabbia o non so da cos’altro, che
non ti sei reso conto che quando ho detto: “[…]
per diffondere la notizia che si può fare richiesta di essere
“sbattezzati” (notizia “sacrosanta” per chi non crede nel
Cristianesimo), […] volevo dire veramente che è giusto dare una
notizia di tale importanza, visto che come me, tantissime altre persone
non lo sapevano e non lo avrebbero mai saputo. Ed in più a me non
interessa nulla se i Cristiani di tutto il mondo
decidessero tutti insieme di “sbattezzarsi”, perché comunque la MIA
RELIGIONE o più precisamente il MIO CREDO, rimarrà sempre uguale. Comunque caro il mio Massimo, rinnovo nuovamente le mie scuse a te e a tutti
i lettori del sito del Puzzoloso perché per mia negligenza ed incapacità,
nel cercare di esporre le mie idee, ho fatto alzare troppo i toni di
questo confronto (però anche te Massimo caro, con la risposta che hai
dato, non è che ci sei andato molto leggero). Infine voglio concludere dicendo (ma soprattutto dicendoti, mio caro
Massimo), che io non rispetto l’opinione degli altri perché la
Religione Cristiana me lo impone e nemmeno a prescindere, ma perché tanto
tempo fa, circa 2000 anni fa, un uomo di nome Gesù (che sia stato o no il
Figlio di Dio, crederci è una cosa che si deve sentire dentro e non una
cosa imposta), ha detto: “Amatevi
gli uni gli altri, come io ho amato voi” . Per me è lui l’esempio
da seguire, e si sa che in qualsiasi ambito, gli esempi positivi di coloro
che ti hanno preceduto, sono uno sprone per migliorare e per migliorarsi. Che dite…..sono da scomunica??? Puck.
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20.12.08 Non ho il tempo nè la volontà di entrare nella discussione che si è creata sul
Puzzoloso, ma come capo Scout mi sembra doveroso fare una precisazione all'affermazione di Massimo sullo scautismo
"mi sono dimenticato di scrivere che, tra le altre cose, ho anche rinnegato gli scout, che oltre a essere cattolici sono anche una associazione
para-militare" in realtà il movimento scout dall'origine ha sempre tenuto a precisare la netta differenza tra scautismo e militarismo, vi allego alcune righe trovate su internet proprio su questo tema, vorrei inoltre precisare che l'Associazione alla quale appartengo e alla quale ha anche appartenuto Massimo è Cattolica, ma che il movimento Scout prevede anche Associazioni di altre religioni ed anche Associazioni aconfessionali aperte ad iscritti di diverse fedi religiose. "Scautismo e militarismo. La precedente esperienza militare di B.P. potrebbe trarre in inganno degli osservatori esterni al movimento e far credere loro che lo scautismo sia un movimento militarista, invece B.P. ha sempre considerato addestramento militare e scautismo basati su principi diametralmente opposti: |